Pompei: vita quotidiana.

Oggi parleremo di alcune curiosità sugli antichi abitanti della città scomparsa: l'antica città di Pompei in Campania è il sito archeologico più visitato al mondo, grazie ai resti ben conservati della città sepolta dall'eruzione vulcanica, che nel 79 d.c. causò la sua tragica fine. I suoi abitanti non sapevano di vivere all'ombra di un vulcano dormiente da oltre 1500 anni, e per questo non riuscirono a fuggire in tempo, nonostante Plinio il vecchio, ammiraglio della flotta romana cercò di portarli in salvo in seguito all'eruzione. La città fu cancellata dalla memoria collettiva per centinaia di anni fino ai primi scavi. 

Ricostruzione degli affreschi delle lussuose ville romane di Pompei.

Come ci si salutava al tempo dell'antica Roma? Quando ci si incontrava per strada per salutare un conoscente si utilizzavano un paio di saluti. Si poteva dire Salve, oppure Ave. Salve ci è molto familiare. Infatti si usa ancora oggi. Ma cosa significa? Questa parola ci viene da un verbo latino, salvere che significa essere in buona salute. Quando si diceva -e si dice ancora oggi- "salve" si sta semplicemente augurando la buona salute alla persona che incontriamo, significa infatti "salute a te". La parola "Ave" invece era un saluto dal significato quasi identico, infatti significa "vivi!". Con Ave dunque si augurava di vivere a lungo.

L'interno delle ville è stato perfettamente conservato dalle ceneri del vulcano. 

Se la matematica non è il vostro forte la soluzione è molto semplice: usare una bella calcolatrice. Ormai le calcolatrici sono ovunque: negli uffici, nei negozi, a scuola, etc. Ogni telefonino, anche il più semplice, ha una calcolatrice incorporata. Per le operazioni più complesse si può usare un bel computer che nel giro di pochi secondi può fare calcoli così complessi che un essere umano, anche il più bravo, impiegherebbe ore se non addirittura giorni per farli. E se proprio non ne avete una calcolatrice o un computer a portata di mano, si può sempre contare con le dita.

Ricostruzione del tempio di Apollo.

Per quanto siamo abituati ad essere letteralmente circondati dalla tecnologia che può far di conto al nostro posto c'è stato ovviamente un tempo...senza calcolatrici! Beh non esattamente. Anche gli antichi romani avevano una rudimentale calcolatrice: ovviamente non si trattava di nulla di elettronico, era l'abaco, una specie di pallottoliere che aiutava a fare calcoli semplici. Ma non era l'unico mezzo! I romani aveva inventato un sistema che consentiva di contare con le dita. Bella forza direte voi, anche noi sappiamo contare con le dita, se non fosse che i romani riuscivano a contare con le dita fino a diecimila

Vita quotidiana a Pompei

Il Porto di Pompei era un centro commerciale chiave per lo smistamento e la distribuzione delle merci, nonché un importante centro di pesca: le ricche acque della baia infatti sostenevano una fiorente attività di pesca e di commercio di molluschi. La pesca del pesce azzurro, tra cui tonno, sgombro, acciughe, fornivano le materie prime per il garum la famosa salsa di pesce per cui la regione era conosciuta. 

Pompei era considerata una città di lusso, con ville romane stupende.

Nelle vicinanze di Pompei c'erano anche delle saline, le cosiddette Salinae Herculae: esse si formavano dove le acque della baia bagnavano una depressione della vicina città di Ercolano. Secondo Strabone, il porto di Pompei ospitava un traffico merci ingente sia per quanto riguarda le importazioni sia per quanto riguarda le esportazioni, trovandosi al crocevia della strada costiera che da Cuma porta alla Penisola Sorrentina e la strada dell'entroterra che portava alle città di Nocera, Acerra e Nola. La presenza di un porto molto attivo favoriva l'incontro di persone di culture e religioni diverse creando all'epoca un'atmosfera davvero cosmopolita.

Foto satellitare degli scavi: in lontananza il Vesuvio osserva silenzioso.


Il porto di Pompei era considerato come un porto sicuro dai navigatori greci e fenici del Mar Mediterraneo. Pompei era considerata inoltre una città di lusso, meta ideale per turisti, uomini d'affari e viaggiatori che amavano visitarla perchè era una città molto vivace, ricca di locali lussuosi per romani facoltosi, ville eleganti, bagni pubblici, ed altre attrattive. Chi sbarcava a Pompei poteva infatti godersi un piacevole soggiorno e nel contempo condurre i propri affari commerciali.

Documentario: I segreti di Pompei, una città in pericolo.