Modena: tra motori e tenori.
La città dei motori e dei tenori è caratterizzata da un centro storico ricco di attrazioni da non perdere e tanti patrimoni UNESCO come il Duomo, la Ghirlandina e Piazza Grande che meritano di essere ammirati. Modena è perfetta anche per gli amanti delle quattro ruote che possono visitare i Musei Ferrari, per ripercorrere la storia della casa automobilistica del cavallino rampante. Ma anche il posto giusto per i buongustai che possono provare prodotti tipici come i tortellini, il parmigiano reggiano e l'aceto balsamico tradizionale.
L'industria automobilistica è forte in questa regione.
Nelle fonti le prime notizie su Modena risalgono alla guerra tra Romani e Boi che abitavano nell'area. Il centro fungeva da presidio militare anche prima della fondazione ufficiale della città da parte dei romani. La città, infatti, è stata ritualmente fondata nel 183 a.C., come colonia di diritto romano da Marco Emilio Lepido.
La città si trova circa al centro della provincia di cui è capoluogo, nella Val Padana in un territorio completamente pianeggiante. Due fiumi la fiancheggiano senza peraltro attraversarla: il Secchia ed il Panaro, la cui importanza per la città è testimoniata anche dalla presenza della Fontana dei due fiumi, dello scultore modenese Giuseppe Graziosi, situata in Largo Garibaldi.
La Valle Padana, dove si producono eccellenze alimentari
Anticamente fu un insediamento etrusco, poi gallico (Galli Boi). Nel 183 a.C.venne fondata come colonia romana da mille cives provenienti da Roma guidati dai triumviri Marco Emilio Lepido, Tito Ebuzio Parro e Lucio Quinzio Crispino. Divenne capoluogo dell'ex Gallia cisalpina e sede del governatore per due secoli. Successivamente Modena venne abbandonata fra il V e il VII secolo, causa le numerose inondazioni dei fiumi Secchia e Panaro, gli abitanti si rifugiarono nel vicino borgo più a ovest, Cittanova.
Museo casa Enzo Ferrari
Il Museo casa Enzo Ferrari: chiamato anche "MEF", è un progetto i cui lavori, iniziati nel 2009, sono terminati il 10 marzo 2012, giorno della sua inaugurazione. Il museo è stato collocato a Modena in via Paolo Ferrari 85, presso la casa natale di Enzo Ferrari, il famoso pilota di auto da corsa, nonché imprenditore, fondatore della casa automobilistica che porta il suo nome. Il complesso museale, progettato da Jan Kaplický e portato a termine da Andrea Morgante, prevede un complesso costituito dalla casa natale e da una seconda struttura, che è sorta al suo fianco.
Il casale che si è trasformato nel Museo casa Enzo Ferrari
Nell'edificio che ospitava un tempo l'officina di Alfredo Ferrari, padre di Enzo, adiacente alla casa natale, sono esposte vetture Ferrari e altre marche e alcuni motori. La nuova galleria espositiva che presenta una grande copertura in pannelli d'alluminio di colore giallo (il colore della città), le cui aperture per la luce rimandano alle prese d'aria di un'auto da corsa, ospita mostre temporanee di automobili Ferrari o di altre marche legate al territorio. All'interno del cofano giallo viene proiettato ogni ora un video avvolgente, della durata di 10 minuti, che attraverso immagini e suoni racconta la vita di Enzo Ferrari. Il progetto è stato promosso dalla Fondazione Casa Natale di Enzo Ferrari, che vede la partecipazione del Comune di Modena, della Provincia di Modena, della Camera di Commercio di Modena, l'Automobile Club d'Italia e la Ferrari S.p.A. Dal 2014 il museo è gestito da Ferrari S.p.a.
Museo del volley
Inaugurato nel settembre 2010 su iniziativa di Antonio Panini (figlio di Giuseppe Panini, imprenditore e storico patron della pallavolo modenese), il Museo internazionale del Volley raccoglie quanto ha contribuito a scrivere la storia della pallavolo a Modena, e in altre città. Vi si trovano oggetti e ricordi da ex-giocatori, società, appassionati che hanno deciso di condividere oggetti e testimonianze della propria carriera, tra cui: maglie da gioco di varie epoche di squadre italiane e straniere, indumenti da gioco, medaglie olimpiche, trofei, gagliardetti, poster e locandine, nonché una videoteca che conta più di 500 filmati di partite della Nazionale e di club. È situato fuori Modena, tra Marzaglia e Cittanova.
Museo della figurina
Il Museo della Figurina: Il Museo della Figurina è nato dall'appassionata opera collezionistica di Giuseppe Panini, fondatore, nel 1961, dell'omonima azienda Panini assieme ai fratelli Benito, Franco Cosimo ed Umberto.
I sei armadi del Museo, sei grandi album da sfogliare, ripercorrono l'intera storia della figurina dagli antecedenti ad oggi: 2.500 pezzi tra stampe e oggetti originali, parte del patrimonio del museo di circa 500.000 esemplari. Accanto alle figurine vere e proprie, sono presenti anche collezioni di cigarette cards, fascette di sigari, scatole di fiammiferi, menu, etichette d'hotel, calendarietti da barbiere e bolli chiudilettera.
Casa Museo Luciano Pavarotti
Si trova in Stradello Nava, 6. La villa fu progettata seguendo le indicazioni e i disegni forniti agli architetti dal Maestro e riflette quindi la sua personalità. In occasione dell'Expo 2015 la casa venne aperta al pubblico. Le stanze custodiscono gli oggetti personali che Luciano Pavarotti amava, diversi costumi di scena, spartiti, lettere ricevute da personaggi illustri, premi, riconoscimenti, regali avuti da ammiratori, alcune delle tele da lui dipinte.
Industria alimentare
Modena presenta inoltre un'importante produzione alimentare che contribuisce alla grandezza della sua economia. Gli elementi principali di esportazione in ogni parte del mondo sono tipi di pasta ripiena (tortellini e affini), salumi di ogni genere (tra i quali zampone e cotechino), formaggi (in primis Parmigiano Reggiano) e soprattutto vini (dei quali il più caratteristico è il Lambrusco).
Automobilismo
L'automobilismo è probabilmente l'attività sportiva che maggiormente contribuisce a rendere Modena celebre nel mondo. Oltre alla Scuderia Ferrari, fondata a Modena nel 1929 e trasferitasi a Maranello durante la guerra, e alla Maserati che invece ha sede in città fin dal 1937, vanno ricordati anche costruttori come De Tomaso e Stanguellini, e squadre come la Scuderia Centro Sud con la celebre scuola di pilotaggio diretta da Piero Taruffi.
Tra il 1927 e il 1947 la città ospitò diversi gran premi automobilistici su tracciati stradali denominati Circuito di Modena, che videro vittoriosi piloti come Enzo Ferrari e Tazio Nuvolari. A seguito di un incidente mortale si decise di abbandonare le competizioni sul circuito cittadino, iniziando la costruzione dell'Aerautodromo che fu inaugurato nel 1950. Sul nuovo tracciato permanente si disputarono sette edizioni del Gran Premio di Modena, riservato a vetture di Formula 2 e Formula 1, e ventidue edizioni del Gran Premio Motociclistico, solitamente gara di apertura del Campionato Italiano.
Attualmente nel territorio comunale, più precisamente nella frazione di Marzaglia, è presente un circuito denominato "Autodromo di Modena", aperto nel 2011.
Nel 1949 venne costruito, subito fuori delle mura, un Aerautodromo, con le funzioni di pista di volo per usi commerciali e pista di gare internazionali di auto e moto e di prova per le industrie automobilistiche locali di allora (Ferrari, Maserati e Stanguellini). È rimasto in uso sino al 1962, ma anche molto oltre per le gare motociclistiche ed esibizioni varie attinenti ai motori. Ora al suo posto vi è un grande parco dedicato ad Enzo Ferrari.
Rispondere alle domande:
1. Chi ha fondato la città di Modena?
2. Quali personaggi troviamo nel museo della figurina? (VIDEO)
3. Cosa c'è dentro la casa di Pavarotti?
4. Quali prodotti alimentari troviamo a Modena?
5. Cosa è esposto nella Casa di Enzo Ferrari?