Le streghe nelle fiabe classiche
L a strega, crudele e spietata, è uno dei personaggi ricorrenti nelle fi abe classiche. Tutti ricordiamo alcune delle più famose streghe cattive: la strega di Hansel e Gretel che mangia i bambini; Grimilde, la strega che vuole uccidere Biancaneve perché è più bella di lei; la Strega del Mare, che vuole rubare la melodiosa voce alla Sirenetta; la Regina delle Nevi, che rapisce i ragazzi. Nella fiaba classica la strega rappresenta il Male, che a volte fa paura, ma a volte affascina.
La Befana é un personaggio presente in culture di molti paesi europei.
Per questo ci sono streghe bruttissime (come quella di Hansel e Gretel) e altre bellissime (come la Regina delle Nevi). In alcuni casi, la medesima strega assume sembianze diverse: come la mostruosa Strega del Mare che si trasforma in una donna seducente; o, al contrario, la splendida Grimilde capace di mutarsi in una vecchia orripilante. A proposito di fi lm e di streghe-attrici (stavolta in carne e ossa), va ricordato che anche in tempi recenti il cinema si è occupato di streghe, inventando nuovi personaggi.
Hocus Pocus , Le streghe di Eastwick, Giovani streghe, Amori e incantesimi sono tutte pellicole che hanno per protagoniste donne dotate di poteri soprannaturali. Sono un po' diverse dalle streghe delle fi abe classiche: più che rappresentare il Male, sono donne (o ragazze) misteriose e magiche, un po' streghe e un po' fate.
Per realizzare alcune streghe dei film di animazione (come Grimilde, matrigna di Biancaneve) o dei fumetti (come Amelia, la nemica di zio Paperone), si dice che i disegnatori della Disney si siano ispirati ai tratti di alcune bellissime attrici.
Il vero nome di Biancaneve sarebbe Maria Sophia Margaretha Catherina von Erthal, nata a Lohr sul Meno (Germania) il 15 giugno 1729. Così almeno la pensa il gruppo di studiosi guidato da Karlheinz Bartels, che ha indagato negli archivi storici per diciassette anni. Secondo la ricostruzione di Bartels, gli autori della fi aba - i fratelli Grimm - si sarebbero ispirati alla famiglia del principe locale, Philip Christoph von Erthal.
La vera e paurosa storia di Biancaneve.
Il presunto castello di Maria
Sophia, cioè Biancaneve, è ancora
là, a Lohr, e dentro c'è persino lo
specchio parlante, un giocattolo
acustico molto popolare. Fu donato dal principe alla
sua seconda moglie (la matrigna
della fiaba), Claudia Elizabeth.
I sette nani sarebbero invece
da collegare alla presenza nella
zona di varie miniere, abitate
secondo la mitologia nordica da creature simili ai nani.
Che infatti nella fiaba facevano
i minatori.
Il processo alle streghe di Salem.
Gli orchi delle fiabe, in genere, sono personaggi giganteschi dall'aspetto terrificante: testa grossa, bocca enorme, barba e capigliatura ispida e arruffata. E sono voraci di carne umana, specialmente di quella dei bambini. Solitari abitatori di foreste o castelli abbandonati, compaiono nelle fiabe che narrano le vicende di fanciulli abbandonati o sperduti.
L'etimologia del
nome rimanda al
latino orcus: nella mitologia romana Orco era la divinità
sovrana dei morti. Per
estensione, nella fantasia popolare, il concetto di orco sarebbe stato ben
presto associato a quello di persona mostruosa, infernale.