La Provenza

La Provenza (Provence in francese, Prouvènço/Provença in provenzale) è una regione storica della Francia.

Essa si estende dalla riva sinistra del basso Rodano a ovest, fin quasi all'attuale confine con l'Italia a est (la zona di Mentone, Sospello e la Val Roia non ne fecero praticamente mai parte), ed è delimitata a sud dal Mar Mediterraneo. Forma gran parte della regione amministrativa di Provenza-Alpi-Costa Azzurra.

È, insieme alla Linguadoca, l'unica regione francese che accolse importanti colonie greche e, in assoluto, quella che subì più intensamente il processo di romanizzazione, iniziato fin dalla seconda metà del II secolo a.C. e protrattosi per ben seicento anni. In Provenza si sviluppò, in età medievale, una civiltà raffinata, che si irradiò in gran parte d'Europa e che conobbe il suo culmine a cavallo fra il XII e il XIII secolo. All'epoca la sua importanza fu tale da essere spesso citata da molti autori, come ad esempio da Dante Alighieri nella Divina Commedia.

La Provenza è nota per la lavanda, pianta aromatica che è tradizionalmente coltivata in gran parte del territorio. Inoltre costituisce una delle grandi mete del turismo internazionale, grazie alla mitezza del suo clima, al suo litorale, alle sue città d'arte e alla sua cucina.

Dalla Rivoluzione francese ad oggi

Durante la Rivoluzione francese, la Provenza fu suddivisa in dipartimenti: Bouches-du-Rhone, Var e Basse-Alpi (futuro Alpi dell'Alta Provenza). Il 14 settembre 1791, Avignone e il Contado Venassino furono annessi alla Francia. Il territorio fu diviso tra Drôme e Bouches-du-Rhone e il 12 agosto 1793 fu creato il dipartimento della Vaucluse.Sempre nel 1793, la Provenza annetté la contea di Nizza e diede luogo al dipartimento della Alpi Marittime, ma questa tornò sotto il controllo di Piemonte e Sardegna a seguito della Restaurazione. Nel 1860, a seguito di un plebiscito, la Contea di Nizza tornò nuovamente alla Provenza, e dunque alla Francia. Alcune aree alpine della regione, tuttavia, rimasero italiane fino al 1947, quando un referendum indetto per la loro annessione alla Francia, con risultato positivo portò a termine quasi sette secoli di divisione della Provenza.

Gastronomia provenzale

La cucina provenzale si distingue per l'uso di olio d'oliva, aglio ed erbe aromatiche. Nelle zone costiere è molto usato il pesce. È influenzata dalla cucina mediterranea, specialmente da quella italiana. Le conquiste arabe hanno anche modificato la cucina provenzale così come l'arrivo dei pomodori e delle melanzane dopo la scoperta dell'America. Tra i piatti principali si ricordano:

L'aioli / La salsa aioli, è una salsa composta in prevalenza da aglio, olio di oliva e limone, caratterizzata da un sapore forte e tipica dell'area mediterranea. Origini: Spagna, Francia, Italia, Bacino del Mediterraneo /Diffusione: Mediterraneo/ Ingredienti principali: aglio; olio di oliva; uova; limone

La ratatouille / La ratatouille, in occitano ratatolha, italianizzato ratatuia e rattatuia, è un piatto tradizionale provenzale a base di verdura stufata. Il nome completo della pietanza, originaria di Nizza, è ratatouille niçoise. Origini: Francia, Bacino del Mediterraneo/ Altri nomi: in italiano: ratatuia, rattatuia in occitano: ratatolha/ Categoria: contorno/ Regione: Alpi Marittime.

La brandade de morue/ Tradotto dall'inglese-Brandade è un'emulsione di baccalà, olio d'oliva e solitamente patate. Si mangia in inverno con pane o patate. In francese è talvolta chiamato brandade de morue e in spagnolo può essere chiamato brandada de bacalao.

  • La soupe au pistou
  • La fougasse

Altro prodotto tipico, ma al solo scopo decorativo, è il Grano di Santa Barbara, semi di grano lasciati germogliare durante le festività natalizie.

La casa atelier di Cezanne

Jas de Bouffan, la roccaforte di famiglia. Anticamente situata nella campagna intorno ad Aix, la casa padronale del XVIII della famiglia Cézanne vede fiorire il talento di Paul fin dai suoi vent'anni. A Jas de Bouffan, sulle pareti del grande salone, eseguirà dodici opere per convincere il padre, un banchiere, della sua vocazione artistica! Tre di esse sono conservate al Musée d'Orsay.

L'orangerie e il viale dei castagni figurano su dipinti dell'artista, che abiterà qui una quarantina d'anni, durante i suoi soggiorni in Provenza.

Attualmente in fase di ristrutturazione, la casa riaprirà le sue porte al pubblico nel 2020.

La casa atelier di Cezanne

L'atelier di Cézanne, un commovente santuario

Dal 1902 alla sua morte, avvenuta nel 1906, Cézanne lavora ogni giorno in questa stanza illuminata da una grande vetrata, al primo piano di una casetta di campagna che ha fatto costruire tra gli alberi, sulle alture a nord della città di Aix-en-Provence.

Casa in Provenza 1886

La casa atelier di Cezanne

L'emozione abbraccia sempre i visitatori, perché qui si conservano gli oggetti cari all'artista come le maioliche provenzali, il suo camice da laboratorio e il suo cappello.

Il laboratorio-museo coltiva con cura la memoria dell'artista con un negozio-libreria e programma delle esposizioni temporanee nonché degli eventi culturali.