Il mondo colorato di Benetton.

Nel 1965 Luciano e i fratelli Carlo, Gilberto e Giuliana lanciarono un'impresa di famiglia che nel corso di mezzo secolo ha conquistato un posto di riguardo nel panorama imprenditoriale italiano e mondiale. Un marchio rimasto legato alle origini trevigiane - con attività culturali locali come la Fondazione Benetton Studi e Ricerche - ma ormai radicato in tutto il mondo.

Le campagne del fotografo Oliviero Toscani, hanno fatto polemica.

Dalla fondazione all'espansione in tutto il mondo

Sono trascorsi più di 50 anni da quando i fratelli Benetton iniziarono a produrre in una piccola fabbrica di Ponzano (Treviso) i loro maglioni coloratissimi, destinati a diventare simbolo dell'azienda. Un'impresa partita con consegne "porta a porta", con Luciano Benetton che caricava i maglioni in macchina e da Treviso a Cortina li andava a piazzare nei negozi. Contribuendo così a far girare in fretta il nome Benetton. Le vere attività della famiglia Benetton iniziano negli anni Sessanta, quando aprono una piccola fabbrica di maglioni; da lì Benetton si ingrandisce sempre di più e diviene un'importante e famosa multinazionale. La storia di Benetton Group non è fatta solo di crescita economica e sviluppo industriale, ma anche di impegno sociale, attenzione per l'ambiente e comportamento etico.

Campagna pubblicitaria "Vestiti per essere umani".

Già nel 1969 viene inaugurato il primo negozio all'estero, a Parigi, mentre nel 1974 viene acquisito il marchio Sisley, che insieme ai marchi United Colors of Benetton, Undercolors of Benetton costituisce il nucleo dei prodotti di abbigliamento Benetton. Alla fine degli anni '70 l'azienda esporta il 60% della produzione. Nel 1980 un ulteriore espansione all'estero, con l'apertura della prima vetrina a New York, in Madison Avenue. 

La nuova collezione Benetton inverno 2020.

Testa di ponte per l'espansione in tutto il mondo del gruppo Benetton. Oggi il marchio è presente in 120 Paesi, con una rete commerciale di 5.000 negozi. Nel maggio 2012, in piena crisi finanziaria ed economica, la decisione del delisting, l'uscita dalla Borsa di Milano dopo 25 anni di quotazioni. Scelta fatta in considerazione della "volatilità dei mercati". Da Ponzano, Piazza Affari non viene più vista come funzionale al progetto di rilancio di Benetton.

La Benetton opera direttamente con propri negozi e in franchising in tutto il mondo, con un network produttivo che va dalla produzione della maglia in Argentina allo studio del colore e delle forme, alla modellistica e al controllo qualità di circa 80 milioni di pezzi l'anno. Il gruppo Benetton è presente in Borsa nelle piazze di Milano, Francoforte e New York, ed è oggetto di studio da parte di docenti universitari per il suo sistema organizzativo, e di vendita innovativo ed eficace. 

La bellezza di mischiare, la nuova stilista Stella Jean

Nel corso degli anni gli interessi della famiglia trevigiana si sono ampliati dai jeans e t-shirt alla finanza, all'immobiliare, fino alle grandi infrastrutture. Una rete di partecipazioni immensa, gestita dal 2009 dopo separazioni, ristrutturazioni, e fusioni con la nuova "Edizione srl", che controlla tutti gli investimenti del gruppo. Attraverso Edizione la famiglia Benetton, oltre al 100% di Benetton Group, possiede partecipazioni che spaziano dalla ristorazione (Autogrill, 50,1%), alle infrastrutture e ai trasporti (30,25% di Atlantia, società a cui fanno capo il 100% di Autostrade per l'Italia e il 95,92% di Aeroporti di Roma), fino ad assicurazioni e banche (0,94% di Generali e 2,16% di Mediobanca). Altri investimenti sono nel settore agricolo e in quello immobiliare. La famiglia detiene il 100% dell'azienda agricola Maccarese (Roma) e di Compañia de Tierras Sud Argentino, che opera in Patagonia. Edizione Property è invece la holding del settore immobiliare del gruppo, con 112 immobili posseduti per un valore intorno a 1,4 miliardi di euro.

Documentario United victims of Benetton.

Le sponsorizzazioni storiche: F1, basket, rugby

La storia di Benetton è anche una storia di sponsorizzazioni, entrate a far parte della storia dello sport italiano. Dai due mondiali di Formula 1 vinti con la vettura targata Benetton nel 1994 e nel 1995, con un esordiente Michael Schumacher, fino all'impegno storico nel rugby a Treviso, con la squadra principale della città legata al nome Benetton fino al 1979. Nel mezzo, la sponsorizzazione alla squadra di basket di Treviso dal 1981 al 2012, condita da numerosi trofei, e a quella di pallavolo, attraverso il marchio Sisley, dal 1987 al 2012.

Il marchio Benetton é portato nella Formula 1