La FIAT e il Boom economico italiano: anni '50
Prima di incominciare:
Nel dopoguerra l'Italia, come il resto d'Europa, visse un periodo di grande sviluppo economico. In particolare per gli anni a cavallo tra i '50 e i '60 si parla di "boom" o "miracolo" economico, proprio a indicare il grande balzo in avanti. Ciò fu favorito da diversi fattori: gli aiuti economici americani, la stabilità politica, il basso costo dell'energia e della manodopera, la libera circolazione delle merci dopo decenni di protezionismo e guerre.
Le industrie del Nord produssero a bassi costi automobili, televisori ed
elettrodomestici per milioni di italiani che grazie al posto fisso potevano permettersi livelli di consumo prima impensabili. Non per tutti
tuttavia fu un periodo facile: il Sud rimase arretrato, così milioni di meridionali dovettero lasciare la propria terra ed emigrare verso
il "triangolo industriale", dove non ebbero sempre vita facile. In questo laboratorio potrai approfondire alcuni aspetti di questo
particolare periodo storico.
L'Italia su gomma: la motorizzazione di massa
I simboli del boom economico degli anni '50 e '60 furono sicuramente, insieme
alla televisione, i mezzi su gomma come automobili e scooter, tra cui la famosa
"Vespa". A produrre macchine utilitarie (cioè poco costose e pratiche, non di lusso)
in Italia fu soprattutto la FIAT, la grande azienda torinese della famiglia Agnelli.
In questo brano ci viene spiegato quali modelli in particolare ebbero più successo.
Il 10 marzo 1955 la FIAT presentò al salone dell'automobile di Ginevra una nuova utilitaria, la "600". Aveva quattro posti ed era stata lanciata attraverso una grande campagna pubblicitaria. L'auto venne immessa sul mercato a un prezzo contenuto, circa 600.000 lire, molto meno delle 17 mensilità di salario medio necessarie per comprare una Topolino1 . Il suo successo fu facilitato anche dal diffondersi della vendita a rate2 . La FIAT negli anni seguenti cominciò a produrre la "500", una vettura destinata a un grande successo fra i consumatori. Si registrò nello stesso tempo un forte aumento della vendita di scooter: nel 1956 la Piaggio produsse il milionesimo esemplare della Vespa3 . Alla fine del decennio, poi, fu il settore degli elettrodomestici a conoscere un vero boom.
1. Rispondi alle domande sui prodotti industriali citati nel brano.
a. Quando costava la Fiat 600?
b. Quanti posti aveva?
c. In che anno venne messa sul mercato?
d. Qual era l'auto economica prodotta dalla Fiat in precedenza?
e. Quale utilitaria venne prodotta dopo la 600?
f. Che tipo di veicolo era la Vespa?
g. Quale azienda produceva la Vespa?
h. In che anno venne prodotta la milionesima Vespa?
i. Il brano cita anche dei prodotti diversi dai mezzi di trasporto: quali?
Quanto è bello consumare!
Dopo la guerra anche in Italia, come nel resto del mondo industrializzato, si diffuse e si impose la pubblicità. Attraverso immagini coinvolgenti e slogan orecchiabili essa cerca di spingere il consumatore a comprare sempre più prodotti, presentati come indispensabili. La pubblicità sui manifesti, sulle riviste o in televisione divenne una presenza quotidiana per gli italiani, come avveniva già da qualche decennio negli Stati Uniti.
Emigrare a Milano.
Il boom economico spinse
milioni di meridionali a
cercare lavoro nelle industrie
del Nord, in particolare del
triangolo industriale MilanoGenova-Torino. L'integrazione
all'inizio non fu facile, perché gli
immigrati non erano ben visti.
Tuttavia con fatica e sacrificio
la maggior parte si inserì nel
nuovo ambiente, grazie al posto
fisso che permise loro di formarsi
una famiglia e garantirsi una
certa stabilità.