Da dove vengono i cognomi?

Definizione di Cognome


Si definisce "cognome" il termine identificativo di una persona che connota la famiglia di appartenenza, ovvero di discendenza.
In Italia si usa scrivere il cognome immediatamente dopo il nome della persona. Talvolta, per varie esigenze, si usa scrivere il cognome anteposto al nome.

Storia del Cognome

Antico libro con gli stemmi delle famiglie.


Non esiste un chiaro periodo storico a cui è possibile far risalire la nascita del cognome. Secondo antiche scritture pare che le prime tracce dell'uso del cognome risalgano al 2850 a.C. in Cina, sotto l'impero di Gu Hsi.

In Italia, in era romana, si usava utilizzare tre termini:
- praenomen: paragonabile al nome proprio di persona dei giorni nostri;
- nomen: anche se il termine inganna, è assimilabile al cognome odierno;
- cognomen: riconducibile alla definizione contemporanea di soprannome.

Dopo il 500 venne sempre più in uso utilizzare un singolo termine al posto di nomen e cognomen, detto supernomen.

I primi cognomi in Italia si presentarono verso la fine del 900 ed a farne uso erano i nobili.

Ma tra il X e l'XI secolo a causa della crescita della popolazione, divenne sempre più difficile distinguere un individuo da un altro: la possibilità di formare combinazioni cominciò a scarseggiare e divenne così nuovamente necessario distinguere tra loro gli individui con lo stesso nome personale ed identificare tutti quelli appartenenti alla medesima discendenza. Nacque così il cognome moderno, che poteva essere originato dal nome paterno o materno, da un soprannome, dalla nazione o dalla località di provenienza, dal mestiere o dalla professione.

In Italia, l'uso dei cognomi è all'inizio un'esclusività delle famiglie ricche, ma nel 1200 a Venezia e nel secolo seguente in altre aree, anche se con qualche resistenza e ritardo, l'uso si estende agli strati meno abbienti della popolazione.

Dopo la forte crescita demografica tra il decimo e l'undicesimo secolo, si cominciò ad avere l'esigenza di individuare univocamente ogni persona e registrarlo. La registrazione avveniva presso municipi.

Il cognome veniva stabilito in modi differenti:
1) dalla provenienza (per esempio: Dal Colle, Monti, Piacentini, Da Vinci, Romano, Fiorentini, Napolitano...);

Giorgio Napolitano, presidente della repubblica italiana, cognome derivante da città di provenienza.


2) dal mestiere (per esempio: Fabbri, Cacciatori, Barbieri, Fabbri...);

Il famoso cheff Bruno Barbieri, stella Michelin, cognome derivante da professioni.


3) da nominioli (apelidos) per caratteristiche fisiche (per esempio: Biondi, Gobbi, Bassi, Mancini, Rossi, Bruni, Castani, Ricci ...);

La famosa attrice Christina Ricci, è discendente di italiani, cognome derivante da aspetto fisico.

4) dal nome del capostipite, del padre della famiglia (per esempio: Di Francesco, Di Matteo, ...).

Alessandro Del Piero, calciatore della Juventus, cognome derivante dal patriarca della famiglia.

Trovò quindi in questi secoli diffusione in Europa il cognome moderno.

Il Concilio di Trento riunitosi nell'anno 1564 sancì la regola per le parrocchie di possedere un registro dei battesimi con nome e cognome. Con il Concilio di Trento del 1564 si sancisce l'obbligo per i parroci di tenere un registro ordinato dei battesimi con nome e cognome, per evitare matrimoni tra consanguinei. Il soprannome, o secondo nome, diventa ereditario.

Attualmente il codice civile prevede che in caso di matrimonio, la moglie mantenga il proprio cognome di nascita. I figli nati da coppie sposate acquisiscono il cognome del padre.